Il 13 novembre abbiamo organizzato un’intervista a Stefania Palmetti, la responsabile di prodotto di Moschino e che da diciotto anni lavora alla Aeffe.
E’ operativa presso l’ufficio stile e propone i tessuti da utilizzare per i vestiti allo stilista.
Prima delle nostre domande, ci ha introdotto il suo lavoro e ci ha spiegato i vari passaggi su come si crea un vestito:
- Il primo è quello del disegno creato dallo stilista;
- Il secondo riguarda la scelta dei tessuti da utilizzare per l’abito, di cui Stefania Palmetti è responsabile;
- Il terzo passaggio è quello della scheda tecnica, cioè la “carta d’identità” del capo;
- per la quarta fase entra in gioco il modellista che rende concreti i disegni dello stilista tagliando le sagome del vestito sul tessuto;
- il sesto passaggio è legato alla tecnologia CAD (il disegno tecnico del capo viene messo in piano, praticamente si tratta di una proiezione ortogonale);
- i pezzi tagliati arrivano ai collaboratori che cuciono, mettono i bottoni e controllano che tutto sia perfetto;
- Il settimo passaggio riguarda il catalogo, quindi la vendita e il costo del vestito ai vari negozi.
Per decidere il prezzo si sommano i costi vivi e si utilizzano dei moltiplicatori standard per calcolare il guadagno dell’azienda (mark up);
Conclude tutto la sfilata, di cui fanno parte i modelli e le persone che preparano gli abiti e il trucco per loro. Per ogni sfilata si contano circa 190 capi.
Domande a Stefania Palmetti:
Com’è iniziata la sua passione per la moda?
Ho questa passione da quando sono nata e a cinque anni ho ricevuto un gioco degli anni ‘80 dal nome “Gira la moda” con cui si potevano disegnare diversi outfit.
All’università per la tesi dovevo incontrare una mia professoressa che alla fine non si è presentata, e mentre uscivo ho incontrato una persona a me molto cara che mi ha suggerito di fare un master di moda a Rimini.
Che scuola ha fatto alle superiori?
Inizialmente ho frequentato il liceo scientifico. All’università ho scelto lettere, dato che volevo insegnare, ma alla fine ho cambiato in scienze politiche.
Qual’è il suo ruolo nella compagnia di Moschino?
Lavoro nell’ufficio stile e propongo allo stilista i diversi tipi di tessuti per gli abiti.
Quali sono i prossimi eventi a cui parteciperà Moschino?
I primi di Dicembre uscirà la collezione autunno-inverno 2025 e a febbraio ci sarà una sfilata di una nuova collezione donna.
Cosa l’ha spinta a lavorare per Moschino?
Ho iniziato lavorando per Alberta Ferretti, poi sono andata a lavorare per Philosofy. Infine mi hanno proposto di diventare responsabile di prodotto di Moschino, così ho accettato.
Che tessuti utilizzate per realizzare i capi Moschino?
Utilizziamo tanti tessuti diversi per la realizzazione dei capi, per esempio usiamo il popeline, i tessuti leggeri, i filati…E molti altri.
C’è stata qualche difficoltà sul lavoro? Se sì, quale?
Sì, nel 2008 c’è stata un crisi che ha messo in crisi l’azienda. Così non ho lavorato per 8-9 mesi.
Moschino utilizza tessuti sostenibili?
Sfortunatamente per creare una campagna sostenibile ci sono un sacco di normative e non è semplice, ma è lì che vogliamo arrivare. Al momento utilizziamo tessuti come cotone organico, tessuti rigenerati e fibre riciclate per fare sempre più attenzione alla tematica ambientale.
Che consigli darebbe ai ragazzi che vogliono seguire la strada della moda?
Di seguire la propria passione, ma non fermarsi a guardare solo le immagini pubblicate sui social, perché dietro c’è tanto lavoro e tanto impegno personale per creare un abito.
Autori
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Sono nata con la passione della musica e del disegno, sogno di viaggiare per il mondo alla ricerca di nuove esperienze.
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Ho mille passioni! Ballare, cantare, ascoltare musica e disegnare personaggi manga sono solo alcune.
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