Nadia Vandinaturalmente dipende dal motivo. Se sono in presidenza per un provvedimento disciplinare si cerca di parlare e affrontare insieme il problema. Se è grave si contattano i genitori. Se non lo è  si fa una sorta di patto: se l’ alunno si comporta bene in un determinato periodo di tempo non  ci sono ulteriori conseguenze. Se sono qui da me per chiedere informazioni, la porta è sempre aperta.

Alice e Giulia: come è diventata preside?

Nadia Vandi: per diventare preside bisogna svolgere almeno cinque anni d’insegnamento. A diciannove anni ho affrontato un concorso e l’ho vinto. Subito ho cominciato a lavorare alla scuola dell’infanzia e nel frattempo studiavo all’Università. Ho vinto un secondo concorso e ho insegnato per cinque anni alla scuola primaria, intanto insegnavo Pedagogia alla scuola Infermieri di Rimini.   Insomma un bel lavoro, molto intenso! Ho poi partecipato ad un concorso nazionale ed ho assunto il ruolo di dirigente.

Nadia Vandi: insegnavo materie umanistiche.

Alice e Giulia: dove ha insegnato?

Nadia Vandi: ho insegnato in tante scuole, tra cui Sassofeltrio, Macerata Feltria, Gabicce Mare e Gradara.  Sono a scuola da  più di quarant’anni!

Alice e Giulia: in ambito scolastico, come fa a mantenere l’equilibrio affinché  tutti rispettino le regole?

Nadia Vandi: sicuramente non è semplice. Alcune regole, ad esempio le norme ministeriali, sono da applicare obbligatoriamente; per altre bisogna partire  dalla condivisione tra alunni, dirigente scolastico,  insegnanti e famiglie. Le responsabilità sono diverse ed è utile  confrontarsi sulle  regole ciascuno nel proprio ruolo.

 

Alice F. e Giulia R.

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