Noi abbiamo scelto l’argomento dell’inclusione, perché ci piace stare in gruppi di amici a cui vogliamo bene senza escludere nessuno. 

Spesso abbiamo la possibilità di pensare all’importanza di questo tema perché, nella nostra scuola, ci sono tanti momenti dedicati alle riflessioni condivise sulla diversità. Riflettiamo su quali siano i comportamenti giusti da adottare quando assistiamo o viviamo noi stessi episodi di esclusione, o, ancor peggio, prepotenza e derisione nei nostri confronti o verso i nostri amici.

Lo scorso anno, così come è consuetudine nella nostra scuola per tutte le classi IV, anche noi abbiamo aderito al Progetto Diversabilità che è stato il filo conduttore delle attività di tutto l’anno. 

Abbiamo partecipato ad alcune lezioni del maestro Michele Chiaretti che ci ha fatto conoscere come, attraverso la musica e l’arte in generale, anche quelle che in apparenza possono sembrare difficoltà come la cecità o la sordità, in realtà non lo sono affatto. Alcune persone disabili, infatti, hanno realizzato opere musicali potentissime che nell’ascoltarle lasciano a “bocca aperta”.

Una delle storie che ci aveva colpito particolarmente è stata quella di Ludwig van Beethoven, uno dei compositori più importanti della storia che, nonostante fosse sordo fin da quando era molto giovane, divenne un genio della musica

In una serata al Teatro della Regina, alla quale abbiamo partecipato con la nostra classe, abbiamo avuto la fortuna di conoscere Giorgia Righi, una mental coach autrice del blog “Overlimit.me” e del libro “Vivere volando” che ha ispirato il film “Ancora volano le farfalle” . Lei è sulla sedia a rotelle da quando era bambina e sentirla parlare di tutte le sue esperienze e delle difficoltà che ha incontrato nella vita ci ha molto emozionati.

A conclusione del nostro percorso abbiamo interpretato la storia del libro “Il club dei tipi strani” comprendendo che per creare amicizie è importante accogliere le diversità di ognuno senza deridere chi è in difficoltà. Soprattutto abbiamo capito che il bullismo non porta a niente di buono neanche per i bulli stessi che soffrono nel rimanere soli con amici arroganti. Purtroppo spesso c’è chi si avvicina alla diversità con atteggiamenti negativi che fanno sentire gli altri inferiori e questo non è mai giusto.

I nostri consigli su come combattere il bullismo

  1. Farsi scivolare o rimbalzare addosso tutte le minacce e gli insulti in modo tale da lasciare in mano le offese al bullo.
  2. Parlare con i più grandi di ciò che accade in un episodio  di bullismo.
  3. Mettere in imbarazzo il bullo facendogli capire che non si ha paura di lui.
  4. Stare sempre in compagnia di amici cercando di non stare in luoghi deserti da persone.
  5. Parlare al bullo gentilmente senza alzare la voce o usare le mani come arma.
  6. Non sfidare mai il bullo, così si riuscirà a “sciogliere” la sua aggressività.
  7. Non girarsi dall’altra parte di fronte alla prepotenza rivolta a qualcuno, ma essere solidali con chi è in difficoltà.

Come includere tutti

  • chiedere ai compagni di giocare;
  • creare gruppi di lavori uniti e collaborativi per raggiungere un 
  • obiettivo comune;
  • essere gentili e disponibili ad aiutare;
  • volersi bene.

Speriamo che questo articolo vi inviti a includere più persone possibili nella nostra vita e che i bulli diventino sempre meno numerosi.

Autore

  • Siamo un gruppo molto vivace, “giocherelloso” e tutti appassionati di tecnologia. Ognuno di noi ha interessi diversi: Michele pratica canto, gli piace disegnare ed è affettuoso, Mathilde suona il pianoforte, le piace dormire e mangiare il sushi, Riccardo gioca a calcio, ha la risata contagiosa ed è felice quando passeggia con i suoi amici, Bianca pratica ginnastica ritmica, è elastica e ama usare il nastro, la palla e il cerchio, infine Jacopo gioca a tennis e adora mangiare e correre. Abbiamo scelto di scrivere un articolo sul tema del rispetto e dell’ inclusione perché lo scorso anno, anche grazie al progetto “Diversabilità”, abbiamo avuto l’occasione di riflettere molto sulla diversità e sull’ importanza di sentirci tutti parte di uno stesso gruppo ognuno con la sua unicità. Lo spettacolo che abbiamo fatto il “Club dei tipi strani “ci ha lasciato un ricordo bellissimo nei nostri cuori. Siamo tutti affascinati di lavorare in questo progetto di Web Magazine anche perchè seppur nelle nostre diversità caratteriali, quando ci riuniamo nei lavori ci divertiamo un mondo.

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